L’ostrica di Giulia

Quando la graziosa fanciulla dell’est della Francia bussa alla porta recando una cassetta “d’huitres fines de claires de Marenne-Oléron”… che fate? Dite “no grazie”?… o, forse, cominciate a pensare a come mangiarle?

Non ci credete? Siete così stabili sui vostri piedi da non riuscire a volare? Questa versione alla Harry Potter non vi convince? Ho capito… riscriverò l’inizio…

Quando Giulia, moglie internazionale del mio amico Carlo, rientra dalla Francia, sapendo della mia passione per il mollusco, che in molte regioni di quel paese cresce robusto e saporito, me ne porta una cassetta! Capita tre, quattro volte all’anno ed è una festa!

Dove  le  prende? … naturalmente all’île d’Oléron! Non sapete dov’è?… eccola!

Si trova in quella regione francese chiamata Nouvelle Aquitaine, più nota come regione di Bordeaux, che ne è la capitale. In quel territorio, intorno all’estuario comune di Dordogne e Garonne, crescono i celebri vitigni e poco al disopra c’è l’isola “del tesoro”, di fronte al, meno noto, estuario della Charente ed alla, non più conosciuta, città di Marenne. Ahhh… magnifica regione… gustosamente bevibile e mangiabile! E pensare che il mio amico Elio va a perdere tempo nello Zimbabwe…

Ed ecco il tesoro così come è giunto tra le mie mani!

L’importanza di essere Fines de Claires? Significa che completano la loro crescita soggiornando, con una densità di 30-40 per metro quadrato, per un mese, nelle “claires” che sono vasche rettangolari ricche di un fitoplancton nutritivo ciclicamente alimentato dalle maree. Migliaia di ettari della zona sono stati convertiti in claires facendone la più grande regione al mondo di produzione di ostriche raffinate e polpose dal marchio IGP.

Quale che sia la destinazione che vorrete dare al mollusco la prima operazione dovrà essere la sua apertura… allo scopo dovrete munirvi dell’apposito coltello che, sebbene non affilato, nel palmo della mano… fa male! Avrete, dunque, anche necessità di un bel guantone per il palmo che tiene l’ostrica… vedi filmato…

E si!… la famosa acqua, ricca dei frammenti calcarei dell’apertura, contrariamente a quanto da molti raccomandato, va buttata e l’ostrica rapidamente sciacquata. Se il mollusco non è vintage ne produrrà altra, pura e saporita, che è quella buona che si vede nella figura…

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Certo, la morte dell’ostrica è di essere risucchiata dalla valva concava cruda così come sta facendo l’animale della figura al mercato di Cancale (Bretagne)…

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… ma, se si hanno amiche giramondo e generose dal nome Giulia, la sovrabbondanza della materia prima ci può anche permettere qualche esperimento… tutt’altro che spiacevole!

A proposito di generosità… avete notato come i tirchi, ancorché giovani e sposati, sembrino sempre vecchie zitelle acide… ahahah… settimo canto, quarto girone infernale… non sono sfuggiti neanche a lui…

E allora si!… un po’ di fantasia, qualche consiglio di blasonato chef ginevrino e proviamo il risotto all’ostrica Giulia… come ben sapete esistono le ostriche Belon (piatte e tonde) e le Creuse (allungate e concave)… poi c’è l’ostrica Giulia… varietà creuse poco nota…

Passiamo ai fatti: aglio, erba cipollina e peperoncino in olio evo… poi si aggiungono le ostriche con la loro acqua. Si alza la fiamma e si sfuma con una generosa dose di champagne. Si abbassa la fiamma e si fa andare ancora qualche minuto.

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Et voilà!… l’intingolo gallico è pronto… passiamo al riso… per quello si deve proprio tornare in patria! Il vercellese ci offre quanto di meglio esista al mondo… vogliamo usare il riso Venere? (v. Venere e Fragolino). Bene si parte con scalogno ed erba cipollina nel consueto evo e burro…

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e si cuoce il nero chicco tirando con brodo di pollo… aggiungendo, a fine cottura, l’intingolo di prima…

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… si completa la cottura fino ad ottenere una discreta consistenza di quello che non sarà mai un risotto classico a causa delle caratteristiche di Venere… lontane dai Carnaroli o Vialone nano… un po’ di barba di finocchio e…

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… però… che sciccheria!

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Qui pare che sia ancor più buono… 

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Penne ostriche e zucchine? Ahahah… perché no?

 

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