Eh si! …tutto è “spaghettabile” e… “fettuccinabile”. Esistono, ormai, in commercio molti strumenti, semplici o più complessi, cinesi e non, che permettono di trasformare una patata, carota, melanzana, zucchina… in spaghetti. Per la verità e con la maggior parte di essi se ne ottengono a sezione quadrata come quelli alla chitarra o i tonnarelli. Se poi la sezione tagliente è rettangolare ne escono dei tagliolini o fettuccine.
Eccone alcuni tipi: quello verde della fig.1 lo ho preso sul web, è costato circa 7 euro ed è identico a quello che si può trovare da Eataly ad un prezzo superiore. Quello giallo della fig.2 me lo ha acquistato mio figlio in un mercatino milanese. Quello nero della fig.3 è dell’americana Microplane e lo ho acquistato a Milano in un fornitissimo bazar di articoli per la casa che, a dispetto del piacevole ambiente di tempi andati, si chiama Hi tech! Ho speso circa 14 euro, un paio più di Amazon. La fig.4 presenta il risultato finale.
Esistono anche strumenti più professionali ma non credo che valga la pena di spendere troppo per una cosa dall’uso casalingo saltuario…
Ma perché cimentarsi in tutto questo? Personalmente sono contrario a quella cucina che vuole stupire a tutti i costi, però le novità mi intrigano, soprattutto se c’è, come dice Cannavacciuolo,… da giocare!
La prima volta che ho assaggiato questo tipo di spaghetti conditi allo stesso modo dei bigoli in salsa (vedi ricetta) è stato a Roma, dallo lo chef Kotaro Noda, del Bistrot 64, come antipasto. Creazione singolare e gustosa!
Ma ora sono a Nettuno in pescheria, e Claudia propone i totanetti. Non ho altra scelta, loro mi danno solo il migliore del pesce vivo e quello che offrono mi devo prendere… se non sono scemo!
La differenza più evidente tra totani e calamari sta nelle ali che nei primi rappresentano un triangolino attaccato alla coda e nei secondi nascono da tutta la lunghezza del mantello.
Eccoli!… vogliamo combinare un’unione con le fettuccine di patata? Perché no?
Facciamo andare, in olio evo, aglio, scalogno e peperoncino mentre sbollentiamo il nostro San Marzano (fig.6). Tolto l’aglio, alziamo la fiamma e sfumiamo al vino bianco (fig.7). Aggiungiamo pochi semi di finocchietto selvatico (fig.8) ed, infine, incorporiamo il pelato (fig.9). Facciamo andare a fiamma media ed, eventualmente, aggiungendo poca acqua calda.
I totanetti non richiedono una cottura prolungata, 15 min o poco più. Alla fine si aggiungono le fettuccine di patata…
… e si continua la cottura per cinque min. Questa pasta è abbastanza resistente e più la si manteca e più assorbe… magari prima di servirla si può far riposare in caldo.
Ed eccoci al risultato finale… meno laborioso di quanto possa sembrare!
Naturalmente la nostra fantasia potrà spaziare nello “spaghettare” altri prodotti o cose stagionali… per esempio…
…un assaggio di spaghetti di patate al succo di datterini!
Dopo averli fatti andare in olio evo aglio, peroncino e origano si spremono bene allo chinois. Quindi si cuocciono gli spaghetti nell’intingolo…
Pochino?… beh… è un antipasto… però… ingrandendo..
…sembrano di più! Buona fame!
Primi piatti/Pasta/Ricette da spiaggia/Estate/Fettuccine di patata/Totani/Pasta con pesce
Buonissima! Prendo nota della ricetta! 😉
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